Intenzione
Cosa si intende con “intenzione” yì nel taijiquan?
Possiamo pensare almeno a due elementi: il primo è quello ovvio delle “applicazioni marziali”, per cui nella pratica delle sequenze è utile avere una intenzione focalizzata allo scopo dell’azione, il secondo, e forse più importante, è legato alla percezione della trasmissione della forza, per esempio secondo la nota catena dai piedi agli arti inferiori alla vita alla schiena fino alle mani.
Ricordiamo anche che il carattere 意 yì di “intenzione” è formato da due elementi. Nella parte superiore troviamo 音 yīn di musica, suono, nella parte inferiore 心 xīn di cuore, mente. “La musica del cuore”, “il suono del cuore”. Nel taijiquan il carattere dà l’idea di centratura, del collegamento mente-corpo, di qualcosa che si produce (la musica) quando il cuore, la mente e il corpo sono in equilibrio, centrati e collegati. Quando corpo e mente sono collegati il movimento sarà armonioso perché scaturirà dalla intenzione di un cuore in armonia.
Gradualità
La pratica del Taijiquan evolve gradualmente.
Fin dall’inizio si dovrebbe cercare di essere precisi rispetto alla postura, alle direzioni, ai passi e alla distribuzione del peso, al percorso dei movimenti (jinlu), e così via.
Tutto questo porterà a trasformare i movimenti da controllati e rigidi in spontanei, morbidi e integrati.
Successivamente le sequenze acquisteranno il giusto “ritmo” e l’attenzione si sposterà verso l’interno del corpo.
Giusta comprensione
Comprendere bene il Taijiquan dipende da diversi fattori, tra i quali:
un buon insegnante e un buon insegnamento;
volontà di considerare se quello che si sta facendo non è corretto, in altre parole non pensare di avere capito tutto;
una pratica assidua.
Il secondo fattore è il più sottovalutato, come si dice nello Zen bisogna avere a vita una “mente da principiante”.
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